Fiume, città dell’odierna Croazia, situata in una posizione geograficamente strategica nell’Adriatico settentrionale, storicamente era sempre un luogo di incontri e scontri popoli, culture e lingue (illiri, antichi romani, franchi, austriaci, ungheresi, italiani, slavi). Tutto ciò inevitabilmente lasciò un’impronta culturale e linguistica sulla città. Oggi si può osservare che, a differenza delle altre lingue minoritarie presenti soltanto in tracce, a Fiume l’italiano rimane tuttora presente e relativamente vivo. Con la presente conferenza si desidera fare una breve introduzione ai contatti linguistici e culturali dell’italiano e del croato a Fiume al fine di comprendere meglio la situazione linguistica odierna del capoluogo del Quarnaro.
Branka Blazevic è italo-croata di Fiume (Croazia), bilingue e dalla doppia cittadinanza. Frequenta le scuole in lingua d’insegnamento italiana a Fiume, e successivamente studia traduzione presso la Scuola superiore per interpreti e traduttori dell’Università degli studi di Trieste. Le sue lingue di lavoro sono l’italiano, l’inglese e il serbo-croato, ma conosce anche un po’ di tedesco e russo, ed ora anche il norvegese.
Dopo la laurea torna a vivere in Croazia dove, parallelamente a incarichi di traduzione, intraprende la carriera universitaria: insegna l’italiano e l’inglese settoriale al Politecnico di Fiume. Il suo campo di interesse scientifico è la linguistica applicata (sociolinguistica, linguistica del contatto, linguistica cognitiva, linguistica pragmatica).
Un anno fa si trasferisce in Norvegia ed ora risiede ad Aske
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