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Arbëria di Francesca Olivieri

Il film d’esordio di Francesca Olivieri, “Arbëria”, è un omaggio alla cultura arbëreshë di cui vi sono tracce in alcuni comuni lucani come San Costantino Albanese, in provincia di Potenza, che conserva una forte identità. Arbëria, infatti, è la denominazione dell’insieme delle aree geografiche dell’Italia meridionale alla quale appartiene la minoranza etnico-linguistica degli arbëreshë. Gli arbëreshë sono originari dell’Albania e della Grecia, giunti in Calabria tra il XV ed il XVIII secolo, per sfuggire all’invasione ottomana delle loro terre d’origine. Non è dunque un caso che il film sia stato girato in Basilicata.

Il film racconta il ritorno alla origini da parte di Aida, una giovane donna arbereshe intraprendente e autonomache deve fare i conti con la propria identità sociale e culturale. 

Alla proiezione sarà presente la regista Francesca Olivieri. Il film è sottititolato in inglese. 

Il film è prodotto dalla Open Fields Productions in collaborazione con Lucana Film Commission e Calabria Film Commission e vede il sostegno di MiBAC e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina”, con il supporto di BCC Mediocrati e Echoes.

SINOSSI:
Aida Greco è una sarta che ha imparato questo mestiere da suo padre.
La donna vive in una grande città, dove ha aperto un atelier di moda, anche se è originaria di un villaggio ai piedi del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, dove sono mantenute in vita le tradizioni e la lingua di una minoranza, quella degli Arbëreshë.

Quando Aida deve tornare a casa della sua famiglia, per commemorare la morte del padre, rivive alcuni conflitti con il fratello Ascanio.
Inoltre, nelle sue visioni ad occhi aperti e nei suoi incubi notturni, la donna si ricorda del sentimento di vergogna che ha provato per la sua appartenenza a questa minoranza.

Durante questo soggiorno rivede sua nipote, Lucia, una ventenne audace e fiera delle sue origini. Tra le due donne nasce una solidarietà, fatta di confessioni intime e di un’ironia comune.

Aida riscopre così, la sua appartenenza a questo popolo, accogliendo quella vergogna e trasformandola in qualcosa che forse può aiutarla a capire se stessa. Quando fa ritorno nella sua città, la donna ha la giusta distanza per analizzare tutte le emozioni che ha provato durante il suo viaggio in Arbëria.

Un anno dopo ritorna al villaggio di famiglia, per celebrare le nozze di Lucia. I sentimenti soffocati della donna, si trasformano però, in una serie di incubi che coinvolgono il destino di quel villaggio di montagna e il suo legame con la sua terra.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito di Open Field Productions qui

L’evento è realizzato in collaborazione con il distributore LAGO FILM

  • Organizzato da: IIC Oslo