PARIGI, O CARA
La musica ha questo di singolare e anomalo:tramandarla e interpretarla sono un gesto unico….La musica è suono ed esiste nel momento in cui la si suona e nel momento in cui la si suona non si può fare a meno di interpretarla.Il gesto che la conserva, che la tramanda, è fatalmente “corrotto” dalle infinite variabili legate al gesto di suonarla. Ciò ha condannato il mondo a un eterno complesso di colpa che è estraneo ad altre regioni dell’arte: si teme costantemente di tradire l’originale perché si sente che è un modo di smarrirlo….Questo timore ha inchiodato e continua ad inchiodare la pratica dell’interpretazione musicale. Il dovere di tramandare
censura il piacere di interpretare. – Queste le parole di Alessandro Baricco nel libro ”L’anima di Hegel e le mucche del Wisconsin”.
Ed ecco presentarsi due concetti fondamentali:l’interpretazione ed il timore di tradire il vero testo musicale. Chiedendomi qual è il vero Verdi, mi sono detto che per uscire da questa impasse ci sarebbe un modo drastico e definitivo: avvertire il pubblico della musica che l’originale non esiste, che il vero Verdi – ammesso che se ne possa parlare in tali termini- è stato smarrito per sempre. Dai tempi di Verdi sono cambiate molte cose; il contesto sociale, i riferimenti culturali, la prassi esecutiva; e differenti sono i luoghi , i modi, lo status sociale che condizionano inevitabilmente l’ascolto. Oggi abbiamo nelle orecchie non solo Haydn, Beethoven, Mozart ma anche Brahms, Ravel fino ad arrivare a Morricone, a Madonna, alle Spice Girls, ai jingles pubblicitari, e si potrebbe andare avanti così per pagine e pagine…eppure non sono queste le ragioni che contano.
In realtà nessuna opera del passato ci si consegna com’era in origine: a noi arriva un fossile incrostato di sedimenti collezionati nel tempo. Quel che si chiama ‘vero Verdi’ altro non è che l’ultimo Verdi prodotto dalle metamorfosi dell’interpretazione. Ovvero non tanto un’interpretazione dove l’interprete “gonfia” il testo musicale quanto piuttosto dove il testo corre lungo le traiettorie delle sue naturali ambizioni. Un interprete che altro non è che il medium tra l’opera e il tempo, ove l’opera, attraverso il gesto dell’interpretazione, diventa libera: libera di reinventarsi secondo le dinamiche del tempo nuovo che incontra. Le arie d’opera (“Questa o quella”, ”La donna è mobile”, ”Bella figlia dell’amore”, ”Amami Alfredo”, ”Parigi o cara”)sono fra le più famose e conosciute dal pubblico e pertanto non abbisognano di essere “gonfiate” dall’interprete ma di vivere per quel che sono.
Giuseppe Gariboldi e Raffaele Parma, autori delle fantasie, si sono ispirati alle opere di Verdi, scrivendo delle Fantasie per oboe e pianoforte secondo una prassi diffusa all’epoca, ovvero quella di avvicinare il pubblico all’opera. Parafrasando, si potrebbe dire che si tratta di una sorta di “Hit Parade” dell’opera, che aveva nel salotto la sua naturale collocazione. Queste Fantasie che ho ritrovato presso la Biblioteca del Conservatorio “G.Verdi” di Milano, e contenute nella incisione in prima assoluta nel cd “Parigi, o cara”, vanno a colmare la lacuna per la quale l’oboe era relegato al ruolo esclusivamente orchestrale e tendono a sottolinearne le doti di cantabilità e di virtuosismo fino ad allora inimmaginabili.
Con Gianfranco Bortolato, oboe, e Giovanni Dal Missier, pianoforte.
***

Gianfranco Bortolato:
Oboe solista dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma è considerato uno dei migliori oboisti del panorama italiano
Nato a Venezia nel 1964, ha iniziato lo studio dell’oboe presso il Conservatorio “B.Marcello” della sua città, conseguendo il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° B.Baldan.
Ha proseguito i suoi studi presso la Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida del M°P.Borgonovo.Nel 1992 ha conseguito il Konzertdiplom in Oboe presso la Musik Akademie der Stadt Basel(CH).Nel 1994/95 si è perfezionato presso la Hochschule fur Musik di Freiburg(Germania) con il M°H.Elhorst
Nel 1995 ha ottenuto il 2°Premio(primo non assegnato) al Concorso Nazionale per Oboe di Venezia.
Come primo Oboe ha collaborato con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra della Toscana, l’Accademia Nazionale di S.Cecilia l’Orchestra del Carlo Felice di Genova,Teatro La Fenice di Venezia ed I Solisti Veneti etc.
Ha suonato nei più importanti Festival internazionali: Festival Italiana 86 di Buenos Aires, al Festival di Versailles, al Festival Italy in Houston, al Rossini Opera Festival, all’Alpen Gala di Gstaad(CH),al Festival Berio di Milano,Festival Cervantino,Festival Milano Musica ,Festival Temirkanov,Sydney Festival,Ballarat Festival etc
Ha eseguito in prima assoluta italiana il Trittico di A.Dorati per oboe, oboe d’amore, corno inglese ed archi con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese ed è stata oggetto di studio di una tesi di Laurea presso Indiana University!
Ha inciso per la Erato, Decca, Nuova Era, Tactus, Rivoalto, Frequenz etc. Ha fatto parte del Quintetto a Fiati AVANT-GARDE con il quale è risultato finalista alla 46esima edizione del Concorso Internazionale ARD di Monaco di Baviera.
La rivista CD CLASSICA ha giudicato il Cd della musica da camera di Ponchielli tra i più apprezzati del 1997,parlando di” un’esecuzione che rivela tutta la piacevolezza di approcci divertiti e divertenti, sempre disinvolti e sorretti da una solida professionalità”.
Nel 2001 è stato invitato come giurato(primo italiano)al Concorso Internazionale Gillet/Fox negli Usa Nella stessa occasione ha presentato in prima assoluta il cd”Parigi o cara” durante la Conference dell’International Double Reed Society.
Nel 2002 ha partecipato alla Conference dell’IDRS a Banff (Canada) eseguendo il Trittico di A.Dorati in prima assoluta canadese.
Dopo tale successo è stato invitato a presentare il nuovo cd”Ardon gli incensi”con fantasie d’opera di Bellini,Rossini e Donizetti alla Conference del 2003 negli USA.
Ha suonato come solista in Messico (Festival Cervantino,Festival di Musica y Musicologia de Ensenada, di Sinaloa, di Ceiba Tabasco , OFEQ di Queretaro, OSAguascalientes, Filarmonica 5 de Mayo, Sinfonica de Monterrey, OSXalapa, Filarmonica Ciudad de Mexico, Orquesta Sinfonica de Guatemala, Orquesta Sinfonica Nacional de Cuba, Orquesta Sinfonica Nacional de Ecuador,Sinfonica de Tucuman, OSUNCuyo(Argentina),Croazia(Sinfonica Nazionale della Radio) Astana Opera (Kazakhstan) Navoj Theater (Uzbekistan)Fialrmonica de Montevideo(Uruguay) etc
Collabora regolarmente con gli Interpreti Veneziani con i quali ha inciso 3 cd solistici
Gianfranco Bortolato suona con un oboe Yamaha 831 Duet/Gold.
Giovanni Dal Missier:
Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “B. Marcello” di Venezia sotto la guida del M°. Giorgio Lovato, diplomandosi nel 1992 col massimo dei voti e la lode.
Dal 1993 al 1996 ha frequentato il corso di alto perfezionamento pianistico presso la Fondazione “G. Cini” di Venezia con il M°. Eugenio Bagnoli dal quale è stato definito come “ un pianista serio, con eccezionali qualità e doti musicali…”, e svolgendo parallelamente un’intensa attività solistica e cameristica per importanti rassegne concertistiche in Italia e all’estero.
Nel 1993 ha inoltre frequentato i corsi estivi presso l’Accademia “S. Cecilia” di Portogruaro con il M°. Piero Rattalino, e quelli tenutisi a Vars e a Risoul (Francia) organizzati dall’”Accademie Superieure de Musique d’Aix en Provence” nel ‘90 e ’91.
Già affermato in concorsi nazionali ed internazionali, ha debuttato al Teatro “C. Goldoni” di Venezia con l’orchestra del Conservatorio “B. Marcello” il kammerkonzert K. 414 in La magg. di W.A. Mozart in occasione del bicentenario della morte del compositore sotto la direzione del M° M. Dini Ciacci.
Ha tenuto concerti come solista e camerista in Italia, Francia, Croazia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Grecia, Turchia, Kenia, Etiopia, Zambia, Sud Africa, Giappone e Cuba.
Invitato in Giappone per 2 stagioni consecutive, nell’aprile 2001 ha debuttato come solista presso la Concert Hall dell’ “Aichi Prefectural Art Theatre” di Nagoya il 2° concerto per pianoforte e orchestra di S. Rachmaninov con la “Nagoya Philarmonic Orchestra” sotto la direzione del M° Takemoto Yasuzo scuotendo grande consenso di pubblico e critica.
A marzo 2005 è stato invitato a far parte della giuria della terza edizione del Concorso Internazionale di pianoforte Ignacio Cervantes e di suonare per l’omonimo Festival il 2° concerto per pianoforte e orchestra di S. Rachmaninov presso il Teatro Amadeo Roldan de La Havana, con l’Orquestra Nacional de Cuba diretta dall M° Enrique Perez Mesa.
A marzo 2006 si è esibito in duo col violinista Nicola Granillo presso il Megaron Musikis di Atene in un recital dedicato ad Astor Piazzolla.
Studia direzione d’orchestra a Venezia con il M° M. Dini Ciacci.
Esperienze Teatrali:
Affascinato dal repertorio operistico e da quello cameristico vocale, ha formato nel 2001 la compagnia da camera “Il QuartettOpera” con la quale ha allestito, in collaborazione col Comune di Venezia e la Fondazione Teatro La Fenice, 15 rappresentazioni dell’opera “L’Elisir d’amore” in una propria riduzione per quartetto d’archi e pianoforte presso Palazzo Mocenigo (2001), Teatrino dei Frari (2002) e Cà Rezzonico (2003) di Venezia rivestendo i ruoli di pianista conduttore e di direttore.
Nel 2002 è stato Direttore Musicale per l’Associazione viennese “Alma” durante il lavoro teatrale “Alma a Venezia”, scritto da Joshua Sobol, diretto da Paulus Manker, interpretato da Milena Vukotic nel ruolo di Alma.
Dal 2003 collabora con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia in veste di Maestro collaboratore.
Dal 2005 è Direttore Musicale dell’Ensemble Musica a Palazzo con il quale sta ottenendo alti riconoscimenti europei come il Premio della critica per la migliore produzione al 41° Festival di Brighton (La Traviata).
Esperienze solistiche con orchestra:
Orchestra del Conservatorio “B.Marcello”, Teatro “C.Goldoni” – Venezia (1991):
W.A.Mozart: kammerkonzert k. 414, Dir. M° M.Dini Ciacci;
Orchestra Philarmonica di Nagoya, Aichi Art Theatre – Nagoya (2001):
S.Rachmaninov 2° concerto Op.18. Dir. M° Takemoto Yasuzo;
Orchestra Nacional de Cuba, Teatro Amadeo Roldan – La Havana (2005);
S.Rachmaninov 2° concerto Op.18, Direttore M° Enrique Perez Mesa.