Che posizione hanno tenuto gli intellettuali e gli artisti italiani che non aderirono ai movimenti antifascisti negli anni ’30 del secolo scorso? La conferenza partirà dal Convegno Volta sul teatro drammatico, che venne organizzato nel 1934 dalla Reale Accademia d’Italia, istituzione di spicco cui il regime fascista affidava il compito di rappresentare dentro e fuori i confini nazionali i meriti artistici e scientifici della rigenerata cultura italiana. Gli organizzatori vollero dimostrare l’importanza e il prestigio del teatro italiano e, in particolare, la sua capacità di reggere il confronto con altre forme di spettacolo come il cinema e lo sport.
Storicamente, il Convegno Volta è il punto d’arrivo e il momento di sviluppo di diverse dinamiche culturali. La conferenza tratterà anche dei rapporti tra il teatro italiano e i teatri europei, oltre a quelli tra il mondo della cultura e mondo politico, nell’età dei Totalitarismi.
La conferenza sarà a cura di Ilona Fried, professore ordinario di letteratura italiana al Dipartimento d’italianistica dell’Università Eötvös Loránd di Budapest. Le sue ricerche teatrali vertono in particolare su Pirandello e il teatro italiano fra XIX e XX secolo. Importanti gli studi interculturali (fra cui l’indagine sulle dinamiche culturali, sociali e letterarie della città di Fiume) e quelli dedicati alla narrativa italiana moderna e contemporanea. Ilona Fried ha inoltre organizzato a Budapest numerosi convegni internazionali. Da ricordare le sue partecipazioni a varie iniziative del Centro Nazionale di Studi Pirandelliani di Agrigento, del Centre de Recherches Italiennes de l’Université Paris Quest Nanterre La Defense, del CNRS a Parigi e d’altre realtà culturali. Fra le sue pubblicazioni in Italia Fiume. Città della memoria, (Del Bianco, Udine 2005). È caporedattore e cofondatrice della rivista online «Italogramma» http://italogramma.elte.hu
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