Una serata dedicata all’Appia Antica, la “Regina Viarium” – La storia, le immagini, il Parco, in occasione della Settimana della Cucina.
APPIA ANTICA. IN VIAGGIO ATTRAVERSO LA STORIA – Un racconto fotografico di un patrimonio senza tempo.
La serata si svolge in più parti, con presentazione del Parco Archeologico dell’Appia Antica e conferenza a cura della guida turistica a Roma e nel Lazio Claudia Sonego sulla lunga storia dell’Appia Antica, nonché l’inaugurazione della mostra fotografica “Appia Antica – In viaggio attraverso la storia” del fotografo Andrea Frazzetta. Concludiamo con degli assaggi di prodotti tipici della regione.
*Appia Regina Viarum: il Parco Archeologico dell’Appia Antica: dott.ssa Lorenza Campanella, Responsabile Ufficio Comunicazione e Promozione Parco Archeologico Appia Antica.
* Natura e turismo nel Parco Naturale e La rete dei Cammini del Lazio: dott.ssa Francesca Mazza’, coordinatrice servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale Parco Naturale Regionale dell’Appia Antica, e dott.ssa Erica Peroni, area Studi innovazione e statistica Direzione Regionale Turismo Regione Lazio.
Registrazione obbigatoria qui per partecipare all’evento (ingresso libero).
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Definita dal poeta Stazio “regina di tutte le vie” (regina viarum) l’Appia è la prima strada pubblica romana, grandioso esempio di ingegneria, utilizzata nel corso dei secoli non solo come via di conquista dalle milizie romane impegnate nelle espansioni verso il sud della penisola ma anche come fondamentale asse di comunicazione da commercianti e viaggiatori in transito verso la Grecia e l’Oriente. Concepita a scopo militare da Appio Claudio nel 312 a.C., come rapido rettifilo per congiungere Roma con Capua, l’Appia fu prolungata a più riprese fino a raggiungere Benevento, Taranto e infine il porto di Brindisi per una lunghezza totale di 365 miglia romane (un miglio = 1,48 chilometri). Un tracciato che nel 109 d.C. venne integrato da un percorso più lungo, ma più agevole, da Benevento fino a Brindisi: la cosiddetta variante Traianea.
Un viaggio nella storia ricco di suggestioni materiali e immateriali, nel quale confluiscono le testimonianze di viaggiatori, di pellegrini, degli artisti e letterati del Grand Tour, ma anche delle truppe che la percorsero nella Seconda Guerra Mondiale e dei tanti kolossal che l’hanno resa celebre a partire dagli anni ’50 del Novecento.
Percorrere oggi la caratteristica lastricatura in basolato significa immergersi in un vero e proprio museo all’aperto, dominato dagli imponenti resti di ville residenziali, sepolcri, luoghi di culto e lacerti di acquedotti, in un’affascinante cornice ambientale caratterizzata da aree boschive, zone umide e terreni agricoli e di pascolo, sottratti all’espansionismo edilizio della capitale.
Il Parco dell’Appia si estende per circa 4.500 ettari, dal centro della città di Roma fino ai Castelli Romani, e preserva un ampio cuneo di Campagna Romana che abbraccia il tratto iniziale dell’antica via Appia, lungo circa 17 chilometri, ricchissimo di storia e connotato da un paesaggio unico al mondo, in cui archeologia e natura si fondono in un contesto di straordinaria bellezza.
Il Parco Archeologico dell’Appia Antica è l’Istituto autonomo del Ministero della Cultura che ne tutela e promuove il patrimonio monumentale e paesaggistico.
L’integrale recupero del tracciato originario è oggi al centro di un’importante operazione di valorizzazione a cura del Ministero della Cultura che ha promosso l’iter di candidatura della via Appia antica, nel suo integrale percorso da Roma a Brindisi comprensivo anche della variante Traianea, per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Le straordinarie fotografie di Andrea Frazzetta, qui esposte, sono state scattate all’interno del Parco dell’Appia Antica nell’ambito del reportage di Nina Strochlic “Reviving the Road to Rome” per National Geographic. Il loro avvincente viaggio da Roma a Brindisi, sulle tracce di quello compiuto a piedi dallo scrittore Paolo Rumiz nel 2015, è anche raccontato in un immersivo podcast.
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Andrea Frazzetta is a contributor photographer to The New York Times Magazine and to National Geographic, member of NatGeo Society grantee and Sony Ambassador. His photographs have been published in National Geographic, The New York Times, Newsweek, New York Magazine, The Times, Bloomberg Businessweek, The Guardian, Der Spiegel, GEO, and Vanity Fair.
Andrea took part in a large number of personal and collective exhibitions, among which: The International Photographic Festival of Arles, the Noorderlicht International Photofestival, Visa Pour l’Image, Cortona On The Move. His work received several photography awards, as the Yann Geffroy Award for his story “Obama Village”, the PDN photo annual for his work on the African Cinema commissioned by The New York Times Magazine, the American Photography for his work from Tokyo published by Newsweek, and the PX3 – Prix De La Photographie Paris.
His reportage “The Life and Death Shift”, produced during the first phase of the pandemic in Italy, as the cover story for the New York Times Magazine, has been awarded the Ischia International Journalism Award 2020.
“What made me love this job was the encounter with “the other”: other places, other human beings, other stories. The privilege of witnessing and the honor of telling them. It is a powerful human experience. It has taught me that if you want to be a better photographer, first of all, you have to be a better person”
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Mostra a cura dell’Istituto Italiano di Cultura a Oslo e del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Autore delle fotografie mostra: Andrea Frazzetta
Testi pannelli: Lorenza Campanella (PAAA)
Supporto all’allestimento: Lorenza Nicosia (PAAA)
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Photo credits: @ Andrea Frazzetta