Otto artisti, otto centri di ricerca. Un ponte tra l’arte e la scienza, dove gli artisti si sono lasciati ispirare e hanno avuto occasione di confrontarsi con ricercatori e scienziati, e così nasce la mostra “We love science” con opere originali che questo Istituto ha il piacere di presentare al pubblico di Oslo. All’inaugurazione saranno presenti l’artista Ruth Behara nonchè i curatori Ludovico Pratesi e Marco Bassan.
Le opere esposte, realizzate con diverse tecniche, restituiscono così l’interpretazione artistica dell’innato desiderio che ha l’uomo di sperimentare e innovare.
I centri di ricerca coinvolti sono: Osservatorio Astronomico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica alle Canarie, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia del Vesuvio, Elettra-Sincrotrone di Trieste, Istituto Nazionale Studi Esperienze Architettura Navale di Roma, Miniera di Sos Enattos in Sardegna, Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Istituto Nazionale di Astrofisica di Cagliari e Agenzia Spaziale Italiana (sede di Matera).
I protagonisti del progetto sono gli artisti Serena Vestrucci, Margherita Raso, Davide Stucchi, Jonathan Vivacqua, Irene Fenara, Giulio Bensasson, Antonio Della Guardia e Ruth Beraha.
Si tratta di una mostra itinerante inaugurata all’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia nel 2023, che ora quindi arriva ad Oslo. E’ un progetto originale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’intento di promuovere e valorizzare il dialogo fra ricerca artistica e ricerca tecnologica.
Il Ministero degli Affari Esteri promuove nel mondo l’immagine di un’Italia dinamica, all’avanguardia, aperta al dialogo, per trovare soluzioni condivise a problematiche globali. È una missione che quotidianamente si sostanzia in una convinta azione di Diplomazia Scientifica e che trova nella nostra rete di 50 Addette e Addetti scientifici e spaziali presenti in 36 Paesi, i propri principali artefici. La politica estera è, infatti, un mosaico di iniziative e azioni, cui concorrono anche i protagonisti italiani della vita scientifica.
La mostra è visitabile fino al 22 aprile, giornata italiana della ricerca.
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Foto, esempi della mostra:
“L’Altra” – Ruth Beraha (2022);
“Per un prossimo reale #8” – Antonio Della Guardia (2022)