Simon Stranger parlerà dello scrittore, drammaturgo, poeta e vincitore del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, nel prossimo appuntamento sulla letteratura italiana in Istituto. Stranger è sin da giovane stato affascinato da Pirandello, e questa sera parlerà di Uno, nessuno e centomila del 1926 – il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita” secondo Pirandello stesso – , e di Sei personaggi in cerca di un autore del 1921, ritenuto il dramma più rinomato dell’autore siciliano.
Sara’ una serata letteraria speciale con momenti di letture che accompagneranno la conferenza.
L’incontro con Simon Stranger è il sesto della nostra serie ‘Autori norvegesi leggono libri italiani’, dove chiediamo gli autori norvegesi di selezionare un autore o un libro particolare del quale vorrebbe parlare.
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Luigi Pirandello (1867–1936) è considerato tra gli scrittori italiani più importanti di tutti i tempi. Nato in Sicilia in una famiglia benestante, ha scelto di non venire incontro al desiderio della famiglia di continuare la loro attività ma piuttosto di studiare materie umanistiche e fare un dottorato in filologia. Verso la fine dell’800 inizia a scrivere poesie, ma sono i suoi romanzi, racconti e soprattutto i suoi drammi che l’hanno reso noto. Le sue opere avaguardistiche hanno avuto un grande impatto sul teatro moderno e i suoi drammi vengono tutt’oggi portato nei teatri. Nel 1934 vince il Premio Nobel per la Letteratura.
Simon Stranger (n. 1976) esordisce nel 2003 con il romanzo Den veven av hendelser vi kaller verden. Nel 2006 vince il premio ‘Riksmålsprisen’ per Gjengangeren. Nel 2018 pubblica l’opera che lo inserisce tra gli scrittori di maggior peso con il romanzo Leksikon om lys og mørke , tradotto in italiano nel 2021 con il titolo Il solo modo per dirsi addio, per il quale vince il premio Bokhandlerprisen. Nel 2023 esce il suo secondo libro che tratta la seconda guerra mondiale, Museum for mordere og redningsmenn, per il quale riceve ottime recenzioni.