All italiano is his talk
Thomas Nashe
E’ un enigma il fatto che William Shakespeare poteva conossere l’Italia così bene se non ci fosse mai stato. Si dice che l’Italia per Shakespeare era un paese della sua fantasia e che nei suoi drammi inseriva dettagli da lui stesso inventati. Ma alcune ricerche dimostrano che il drammaturgo raramente sbagliava quando descriveva condizioni e fatti veri. In questa conferenza Geir Uthaug ci darà degli esempi che dimostrano che il drammaturgo aveva una profonda conoscenza non solo della letteratura italiana, ma anche su condizioni e fatti che non potra’ aver appreso dalle sue letture. Perché nel “Romeo e Giulietta” menziona che sul muro occidentale di Verona cresce un platano? E perché menziona il nome di un artista di Mantova? Come poteva sapere quale era la distanza precisa tra Venezia e la casa di Porzia ne “Il merecante di Venezia”? Come poteva conoscere il traffico sui canali di Milano? Come ha saputo che la spiaggia di Vulcano è fatto di pirite? Perché era tanto interessato nella Commedia dell’Arte e perché ne era tanto influenzato nelle sue commedie? La domanda quindi da porre, è la seguente: Le sue conoscenze dell’Italia dimostrano che era un’altra persona di quello che si è sempre pensato? E semmai, chi era allora? Un conte che era devoto a tutto quello che era italiano? Un drammaturgo che è fuggito in Italia per salvarsi la vita? Un italiano che fingeva di essere un uomo di teatro inglese? Indipendentemente da come uno la pensa, questa conferenza potrebbe porci qualche domanda su cui riflettere.
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Geir Uthaug è uno scrittore, critico e traduttore. Ha pubblicato libri su William Blake, sul romanticismo e Henrik Wergeland, nonché Kampen om Shakespeares identitet (La lotta sull’identità di Shakespeare) che è stato molto discusso e sarà tradotto in inglese a breve.
La conferenza si svolgerà in lingua norvegese.